18 Dicembre

LA MAGIA DEL NATALE, LA GRANDEZZA DI ELVIS

Elvis Friends

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LA MAGIA DEL NATALE, LA GRANDEZZA DI ELVIS
di Marco Lofino

La grandezza di Elvis e la magica atmosfera natalizia. Una frase che ricorda un famoso spot di una nota marca di Brandy di qualche anno fa, ma è molto di più…L’insieme in questo connubio fa’ sì che le luci, il camino, le renne, Babbo Natale coi suoi regali e magari i tetti imbiancati dalla neve, regalino ancora più emozioni se conditi con in sottofondo un brano d’ispirazione natalizia cantato da Elvis.
Elvis sentiva particolarmente il Natale. Ogni anno a Graceland era tradizione festeggiarlo in pompa magna, con decorazioni e luci abbaglianti che rendevano la sua dimora illuminata come non mai. Nel suo privato, testimonianze fotografiche di Elvis scartare regali insieme alla figlia Lisa Marie, con la presenza costante dei suoi parenti e collaboratori più stretti ,mostrano un quadro di un uomo come tutti noi, con la differenza che Elvis ci teneva a far mostrare quanto amasse questa festa anche e soprattutto nel suo lavoro.
Elvis incise moltissimi brani natalizi, alcuni divenuti con la sua interpretazione dei veri e propri classici, altri che già lo erano lo sono diventati ancor di più grazie al suo modo unico di rendere sue le canzoni. Abbiamo già parlato altre volte di questo aspetto (fra i tanti) che rende unico Elvis, ma vale la pena sempre ricordarlo: chiunque avesse inciso un bel pezzo doveva sperare che Elvis non lo riproponesse dopo…
“Blue Christmas” fu ad esempio uno dei brani che Elvis cantò dall’inizio alla fine della sua carriera. Uscita nel suo primo album natalizio, trovò la sua piena “consacrazione” nel “Comeback Special” del 1968, per poi essere riproposta svariate volte dal vivo negli anni settanta, spesso addirittura in periodi dell’anno lontani dalle feste ( la versione del Marzo 1977, che si ascolta nel CD “Spring Tours”, ne è un fulgido esempio).
Elvis riusciva a fondere l’atmosfera del Natale con tutti i generi musicali, ma è col blues che questo binomio diventa assolutamente elettrizzante. Pensiamo a “Santa Claus is back in Town”, riproposto anch’esso nello special del 1968, e “Merry Christmas Baby”, un capolavoro di blues in salsa natalizia che esalta al massimo la sua versatilità vocale.
“Winter Wonderland”, “Silver Bells” sono vecchissime melodie a tema interpretate da svariati artisti (Perry Como, Dionne Worwick, Jim Reeves e tantissimi altri) che Elvis ripropose nel suo ultimo album natalizio, nel maggio del 1971, quando per ispirarlo a dovere tutto lo studio di registrazione venne addobbato a dovere con decorazioni di Natale. L’originalità e la particolarità del personaggio si evidenziano anche in aneddoti come questo, che rendono ancora più forte quel connubio accennato all’inizio di questo contributo.
Ultimo, ma non ultimo come importanza, l’aspetto religioso. Elvis sentiva il Natale nelle sue canzoni anche e soprattutto perché ci credeva. Le sue interpretazioni di brani natalizi dal testo religioso ( la sua versione di “Adeste Fideles”- “O Come All Ye Faithful! ) non fanno che alimentare la certezza che per Elvis tutto partisse da là, dal Gospel, quel genere da lui tanto amato che e non avrà mai abbandonato fino alla fine prematura della sua carriera e ahimè, della sua vita.